Il Digitale terrestre è un dispositivo che ha permesso finora di migliorare le condizioni video e audio dei programmi che più preferiamo senza il quale sarebbe stato impossibile visionare e sentire, perché negli ultimi è in atto una vera e propria rivoluzione del sistema televisivo, volto a guardare verso il futuro e presentare valide alternative al modo di intendere la tv.
Le televisioni private, quelle che acquistiamo tramite pacchetti a pagamento per lo più mensile, sono state il motore di partenza verso questo cambiamento, che ha condotto al passaggio dal sistema DVB-T1 ormai considerato obsoleto, al sistema DVB-T2, che è il futuro. Ma come funziona questo passaggio e cosa succederà nell’imminente futuro?
Come è avvenuto questo passaggio di sistema?
Non c’è stato sicuramente un colpo di stato che ha visto il cambiamento repentino delle cose. Tutto, ancora oggi, sta avvenendo con calma e con metodi funzionali volti al perfezionamento e all’adattamento degli strumenti che sono il mezzo imprescindibile per godere di tutte le finalità connesse alla televisione, ma non solo.
Un passo avanti fondamentale è stato quello delle televisioni, pubbliche e private, che hanno sposato questo progetto, adattando anche le loro politiche interne al cambiamento in atto. Quello che si richiede è l’adattamento delle tv: spesso in casa ne abbiamo qualcuna più vecchia, che ha un sistema obsoleto e non adatto a quello nuovo, per cui o si deve aggiungere un decoder, oppure va cambiata. Ma per lo più il problema si è poco avvertito, poiché le tv più recenti non hanno queste problematiche.
Cosa cambia?
Oltre al sistema di cui vi abbiamo già parlato, a cambiare sono anche le funzioni e i servizi offerti: il nuovo sistema infatti prevede che tutti abbiano l’opportunità di disporre di servizi interattivi, di poter controllare i programmi con dettagli e notizie, orari e possibilità di registrazione, oltre che anche di sottotitoli e on demand se si ha a disposizione la connessione a internet. Tutto seguendo un’evoluzione dettata dalla tecnologia. Ma cosa succederà nel prossimo futuro:
- alcuni canali non si vedranno più
- sono quelli con più bassi dati di ascolto
- non hanno sposato il progetto
- non hanno interesse a cambiare sistema
Questi canali nel tempo piano piano verranno disattivati, perché non adatti ad essere associati a questo nuovo sistema di cose, e perché non ci sono più i requisiti perché continuino la loro attività televisiva spendendo dei soldi che alla fine non servono se non solo ai fini dello spettacolo. Perché è vero che il pubblico va intrattenuto, ma va fatto anche seguendo l’evoluzione dei tempi.
Il Digitale Terrestre, da quando è entrato a far parte della vita degli italiani, ha sicuramente contribuito ad migliorare le prestazione dalla televisione. Ma oggi il suo contributo guarda avanti e in prospettiva futura si intravede un mondo televisivo fatto di grandi conquiste e di miglioramenti sotto ogni tipo di prospettiva. Quindi, adattarsi è importante per il buon proseguimento.